L’INPS ha recentemente intensificato le comunicazioni inviate ai titolari di prestazioni economiche, segnalando una scadenza fondamentale.
Questo obbligo riguarda un ampio ventaglio di beneficiari, che include pensionati, disoccupati e nuclei familiari destinatari di sostegni al reddito, in linea con la strategia dell’Istituto nazionale della previdenza sociale di garantire la regolarità e la trasparenza nell’erogazione dei sussidi.
L’INPS invia periodicamente comunicazioni ufficiali ai percettori di prestazioni, tramite posta elettronica certificata (PEC), raccomandata o SMS. Questi messaggi richiedono un aggiornamento dei dati anagrafici e contributivi, essenziali per confermare il diritto al beneficio. La mancata risposta nel termine di 60 giorni comporta la sospensione automatica dell’assegno e, in casi più gravi, la revoca definitiva del diritto.
L’importanza di rispondere all’avviso INPS entro 60 giorni
Tra le prestazioni più coinvolte si annoverano l’assegno sociale, la pensione di invalidità civile, la NASpI (indennità mensile di disoccupazione) e altre indennità soggette a requisiti di legge specifici. L’Istituto richiede la presentazione di documenti aggiornati, autocertificazioni e altre informazioni che attestino il permanere delle condizioni che giustificano il sostegno economico.
Per evitare disguidi, si raccomanda di rispondere esclusivamente attraverso i canali ufficiali indicati nella comunicazione ricevuta. L’INPS mette a disposizione varie modalità per l’invio della documentazione: tramite il portale web istituzionale nella sezione dedicata, via PEC oppure recandosi presso un patronato autorizzato, che offre supporto nella compilazione delle pratiche.
L’accurata verifica dei termini indicati e la conservazione delle ricevute di invio sono procedure fondamentali, in quanto costituiscono prova dell’adempimento. In caso di dubbi, è possibile contattare il numero verde dell’INPS o rivolgersi agli sportelli territoriali per un’assistenza diretta.
Dal 2025, la normativa ha ampliato le categorie di beneficiari obbligati a rispondere alle comunicazioni INPS, introducendo meccanismi di controllo più stringenti grazie all’adozione di sistemi digitali avanzati. L’Istituto incrocia automaticamente i dati con altre banche dati pubbliche, velocizzando le verifiche ma richiedendo agli utenti una maggiore attenzione nel mantenere aggiornate le proprie informazioni personali e contributive.
La NASpI costituisce una delle prestazioni maggiormente monitorate. Si tratta di un’indennità mensile destinata ai lavoratori subordinati che hanno perso involontariamente l’occupazione, inclusi apprendisti, soci lavoratori di cooperative e personale artistico con contratto subordinato. Dal 2022, la NASpI è estesa anche agli operai agricoli a tempo indeterminato impiegati nelle cooperative che trasformano e commercializzano prodotti agricoli e zootecnici.
L’indennità decorre dall’ottavo giorno successivo alla fine del rapporto di lavoro e ha una durata proporzionale alle settimane di contribuzione degli ultimi quattro anni. L’importo viene calcolato sulla base della retribuzione media imponibile, con eventuali riduzioni progressive per periodi prolungati di fruizione.
Gli utenti che avviano un’attività autonoma o imprenditoriale dopo aver ottenuto la NASpI possono richiedere la liquidazione anticipata e in un’unica soluzione della prestazione, facilitando così la transizione verso una nuova occupazione.

Linee guida per la gestione degli indebiti e recupero crediti INPS(finanzamilano.it)
indebitamente percepite. Il recupero delle prestazioni pensionistiche e di fine rapporto erogate in eccesso costituisce un obbligo per l’Istituto, finalizzato a preservare la corretta allocazione delle risorse pubbliche.
Il regolamento approvato nel 2017, e in fase di progressiva implementazione, definisce criteri e modalità per individuare e gestire tali indebiti, distinguendo tra errori imputabili all’INPS e quelli derivanti da omissioni o dichiarazioni non veritiere da parte del beneficiario.
Gli indebiti possono originare da ricalcoli pensionistici, verifiche reddituali, false attestazioni sanitarie o da situazioni di lavoro irregolare. L’INPS interviene con procedure di recupero che prevedono la notifica agli interessati e la possibilità di ricorso, nel rispetto dei principi di trasparenza e correttezza amministrativa.
Questa rigorosa attività di controllo è essenziale per garantire la sostenibilità del sistema previdenziale e la tutela dei diritti dei cittadini onesti.

Aggiornamenti 2025 sulla NASpI e sulle modalità di controllo INPS(finanzamilano.it)








