Economia e Diritti

Legge 104, approvata la ristrutturazione delle case dei parenti: tutti gli interventi e i benefici previsti

Gli ultimi aggiornamenti legislativi e amministrativi, confermati e ampliati nel corso del 2024 e consolidati nel 2025Agevolazioni fiscali per la ristrutturazione: i lavori ammessi (finanzamilano.it)

La Legge 104/1992, pilastro normativo per la tutela delle persone con disabilità e il sostegno ai loro caregiver familiari.

Gli ultimi aggiornamenti legislativi e amministrativi, confermati e ampliati nel corso del 2024 e consolidati nel 2025, mirano a semplificare e potenziare le opportunità per rendere più accessibili e funzionali gli ambienti domestici, fondamentali per la qualità della vita delle persone con disabilità grave e dei loro familiari.

Le detrazioni fiscali previste dall’articolo 16-bis del TUIR rappresentano uno strumento essenziale per finanziare interventi di adattamento degli immobili destinati a persone con disabilità. Gli interventi ammessi sono stati recentemente aggiornati con decreti legislativi del novembre 2023, confermando e ampliando il novero delle opere considerate detraibili.

Tra i lavori agevolati rientrano:

  • Eliminazione di scale o gradini per facilitare l’accesso e la mobilità interna;
  • Installazione di rampe o montascale per superare barriere architettoniche;
  • Adeguamento di bagni e cucine per renderli fruibili da persone con limitata capacità motoria;
  • Montaggio di ascensori o piattaforme elevatrici;
  • Ingrandimento di porte e passaggi per consentire il transito agevole di sedie a rotelle;
  • Adeguamento degli impianti elettrici e idraulici per l’utilizzo di dispositivi medici o ausili tecnici.

Questi interventi possono essere realizzati sia nell’abitazione della persona disabile sia in quella di un familiare convivente o che fornisce assistenza, purché il soggetto sia fiscalmente a carico e rientri entro il terzo grado di parentela.

Detrazioni e requisiti per l’accesso alle agevolazioni

Le agevolazioni fiscali si articolano essenzialmente in due tipologie di detrazione IRPEF:

  • Una detrazione del 50% per le spese relative a interventi di eliminazione delle barriere architettoniche, con un tetto massimo di 96.000 euro per unità immobiliare;
  • Una detrazione del 36% per lavori di ristrutturazione ordinaria e straordinaria, fino a 48.000 euro.

Va evidenziato che in alcuni casi è prevista una detrazione maggiorata al 75%, che può raggiungere fino all’80% per interventi straordinari volti specificamente alla rimozione di barriere architettoniche. Tuttavia, tali detrazioni sono parzialmente cumulabili con altri bonus fiscali, come il bonus mobili o il bonus energia, e si applicano a condizione che tutte le spese siano tracciabili, ossia pagate tramite bonifico parlante o altri metodi conformi alla normativa fiscale.

Per poter usufruire di queste agevolazioni è indispensabile:

  • Che la persona con disabilità sia riconosciuta ai sensi della Legge 104, art. 3 comma 3, con certificazione di handicap grave rilasciata da una commissione medica competente;
  • Presentare una richiesta formale al Comune di residenza, corredata dalla documentazione che attesti la condizione di disabilità e dal progetto degli interventi da realizzare;
  • Consegnare, al termine dei lavori, le fatture dettagliate e la documentazione comprovante le spese sostenute.

In presenza di risorse comunali limitate per contributi integrativi, il Comune può attivare graduatorie in base alla gravità della disabilità e alle condizioni socio-economiche del richiedente.

Dal 1° gennaio 2025, l’INPS ha assunto un ruolo centrale nel processo di accertamento della disabilità grave, effettuando una valutazione

Novità 2025: il ruolo integrato dell’INPS e diritti dei caregiver (finanzamilano.it)

Dal 1° gennaio 2025, l’INPS ha assunto un ruolo centrale nel processo di accertamento della disabilità grave, effettuando una valutazione bio-psico-sociale integrata che sostituisce i tradizionali iter burocratici. Questo cambiamento semplifica notevolmente l’accesso alle agevolazioni fiscali per la ristrutturazione delle abitazioni, rendendo più snella e trasparente la procedura di riconoscimento dello stato di handicap.

Inoltre, la giurisprudenza recente della Corte di Cassazione ha rafforzato i diritti dei caregiver familiari, chiarendo le modalità di utilizzo dei permessi lavorativi per l’assistenza. La Corte ha stabilito che l’assistenza può essere fornita anche in orari serali o notturni, purché sia documentata l’effettività e la continuità del supporto. Questo rappresenta un significativo riconoscimento del ruolo dei caregiver, spesso pilastri imprescindibili per la cura e l’inclusione sociale delle persone con disabilità.

Le novità introdotte, insieme alle detrazioni fiscali e alle agevolazioni previste dalla Legge 104, confermano un impegno concreto verso l’inclusione e il miglioramento delle condizioni di vita delle persone con disabilità e dei loro familiari, offrendo strumenti più efficaci e moderni per affrontare le sfide quotidiane legate alla disabilità.

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