Gli aggiornamenti normativi e le modalità di accesso alla misura sono disponibili direttamente sul sito ufficiale dell’INPS.
Manca meno di una settimana alla scadenza per la presentazione delle domande relative all’Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa (ISCRO), una misura di sostegno economico dedicata ai lavoratori autonomi iscritti alla Gestione Separata INPS. Il termine ultimo per inoltrare la richiesta è fissato al 31 ottobre 2025.
Questa indennità è rivolta soprattutto a chi ha subito una significativa riduzione del reddito a causa di un calo dell’attività lavorativa.
Cos’è l’Indennità ISCRO e a chi è destinata
L’ISCRO è una prestazione introdotta in via sperimentale nel triennio 2021-2023 e resa permanente a partire dal 1° gennaio 2024. È pensata per i professionisti senza una cassa previdenziale specifica, ovvero i lavoratori autonomi iscritti alla Gestione Separata INPS che esercitano un’attività lavorativa in modo abituale, come definito dall’articolo 2, comma 26, della legge 335/1995.
L’obiettivo principale dell’indennità è tutelare i piccoli professionisti e le partite IVA che hanno subito una contrazione del reddito, fenomeno sempre più diffuso nel contesto economico attuale. L’ISCRO si configura quindi come un supporto economico temporaneo per garantire una continuità reddituale e operativa in momenti di difficoltà.
Importi, durata e modalità di calcolo
L’importo dell’indennità ISCRO viene calcolato sulla base del 25% della media dei redditi dichiarati nei due anni precedenti all’anno precedente la domanda.

I dettagli da conoscere – finanzamilano.it
Pertanto, per chi presenta domanda nel 2025, i redditi di riferimento sono quelli del 2022 e del 2023. L’indennità può arrivare fino a un massimo di 815,20 euro mensili ed è erogata per un periodo continuativo di sei mesi, a partire dal giorno successivo alla presentazione della domanda.
È fondamentale sottolineare che questa indennità non prevede contribuzione figurativa e non può essere richiesta nuovamente nel biennio successivo all’inizio della fruizione. Ciò significa che chi usufruisce dell’ISCRO nel 2025 dovrà attendere almeno due anni prima di poter presentare una nuova domanda.
Compatibilità e scadenze da non perdere
L’Indennità ISCRO non è cumulabile con altre prestazioni come i trattamenti pensionistici, la NASpI, la DIS-COLL, le indennità di discontinuità per i lavoratori dello spettacolo, l’Assegno di Inclusione e le cariche politiche. La mancata presentazione della domanda entro il 31 ottobre 2025 comporterà la necessità di attendere il 2026, anno in cui l’INPS comunicherà ufficialmente la riapertura delle domande.
Per i lavoratori autonomi che rispettano i requisiti, questa indennità rappresenta un’opportunità importante per ricevere un sostegno economico fino a un totale di circa 4.891 euro nell’arco di sei mesi. Tuttavia, il tempo stringe e inviare la domanda tempestivamente è fondamentale per non perdere questa occasione. L’INPS mette a disposizione un servizio online dedicato per la presentazione delle richieste.

Restano pochi giorni per fare domanda - finanzamilano.it








